Perché andare alla Bit? Cosa è la Bit di Milano?
Perchè andare alla Bit è molto semplice: è la Borsa Internazionale del Turismo, uno dei massimi eventi a cui gli attori del turismo italiano e internazionale ambiscono a partecipare.
È una delle principali fiere (a mio avviso la regina delle fiere) del turismo, dove gli espositori sono principalmente gli enti regionali italiani e gli enti del turismo internazionale.
Premetto che la mia partecipazione alla Bit come visitatrice è iniziata nei primi anni 2000, quando da studentessa di scuola superiore a indirizzo turistico, ogni anno la nostra gita fissa era proprio questa importante manifestazione.
Ci sono tornata circa vent’anni dopo per partecipare alla Bit edizione 2022, quella che il ministro Garavaglia ha definito quella della ripartenza dopo la pandemia di Covid.
Nelle mie partecipazioni scolastiche la Bit si teneva a Rho Fiera, non ricordo quanti padiglioni occupasse, ma ricordo la stanchezza e i piedi fumanti all’ora di uscita. Era veramente enorme, con stand di tantissime località nazionali e straniere.
Ricordo anche che io e le mie compagne tornavamo a casa con borse piene di brochure, dépliant e gadget di tutti i tipi.
Non era assolutamente raro incontrare personaggi famosi, anche perché molti espositori (soprattutto quelli delle regioni) invitavano ospiti illustri come testimonial.
E poi tantissimo folklore italiano e internazionale, canti e musiche, degustazioni di cibo, manufatti, e moltissimo altro. Giornate indimenticabili con le compagne di scuola.
Come è stata l’ultima edizione della Bit?
L’edizione 2022 della Bit (e anche quella precedente) ha cambiato location. Non più Rho ma Fiera Milano City, in prossimità del nuovo quartiere meneghino di City Life.
A differenza delle edizioni passate a cui avevo partecipato devo ammettere che lo spazio espositivo era più ristretto.
La fiera occupava i padiglioni 3 e 4, di cui il 3 occupato principalmente dagli enti del turismo italiano, mentre il 4 dalle destinazioni turistiche internazionali, da tour operator, da compagnie aeree e ferroviarie.
Nonostante lo spazio ridotto, la fiera non ha perso nulla del suo fascino passato. Stand curatissimi delle regioni italiane, di cui sicuramente mi hanno colpito quelli delle regioni Sicilia, Sardegna e Calabria.
Ma anche Puglia, Basilicata e Molise si sono fatte notare: in Molise abbiamo trovato una piccola band che proponeva canti e balli tradizionali, la Puglia si è distinta per uno spazio dedicato alla cucina e Basilicata attenta all’aspetto naturalistico della propria terra.
Enorme lo stand della Lombardia, padrona di casa, e importante quello della città di Milano.
Essendo entrati in fiera tra i primi, abbiamo potuto visitare con calma tutti gli spazi espositivi, parlando e chiedendo informazioni agli operatori delle regioni che ci interessavano particolarmente e raccogliendo molto materiale gratuito.
La caratteristica principale di questa manifestazione è la possibilità di prendere gratuitamente, appunto, guide, cataloghi, cartine e brochure delle località a cui si è interessati.
Siamo tornati a casa con tre borse piene di dépliant e gadget, quindi meglio portarsi uno zaino (c’è anche chi gira per la fiera con i trolley per raccogliere tutto il materiale).
Tantissime idee e nuove località che non avevo mai preso in considerazione prima.
Più scarno, presumibilmente per via della pandemia, lo spazio dedicato al turismo estero. Presenti, comunque, moltissimi paesi: Mauritius, Senegal, Egitto, Croazia, Slovenia, Brasile, Spagna sono quelli che mi hanno colpito maggiormente, ma ce ne erano molti altri che non ho citato.
Consiglio di scaricare la App ufficiale della Bit – Borsa Internazionale del Turismo, di visitare il sito ufficiale e di ritirare la piantina all’ingresso, per non perdersi nessun espositore e per partecipare alle conferenze che si svolgono nei diversi orari della giornata.
Moltissime personalità importanti del settore turistico e televisivo presenti: il Ministro del Turismo Garavaglia ha tagliato il nastro inaugurale. Nel padiglione Molise presente Miss Italia Molise, in Calabria Elisabetta Gregoraci e poi assessori al turismo delle diverse regioni.
Perché andare alla Bit – Borsa Internazionale del Turismo?
Visitare la Bit vuol dire partecipare ad uno dei più importanti eventi nel panorama turistico, per raccogliere materiale, informazioni e nuove idee di viaggi e destinazioni.
È una fiera preparata in modo impeccabile, dove ogni località, sia italiana che estera, cerca di mettersi in mostra nel modo migliore per promuovere le proprie bellezze.
È un modo per chiedere informazioni su viaggi in programma: per esempio noi la settimana successiva saremmo partiti per la Slovenia; quindi, abbiamo chiesto diverse indicazioni al padiglione di questo paese.
Se si ha intenzione di visitare un paese estero questo è ancora più importante e fondamentale per non avere brutte sorprese durante il viaggio.
Informazioni utili per visitare la Bit di Milano
Ho acquistato i biglietti per la visita qualche giorno prima dell’evento, online, pagando 5 Euro ad adulto. Per l’edizione 2022 era necessario il Super Green Pass e la mascherina.
Io e Michele abbiamo deciso di parcheggiare proprio nel parcheggio della Fiera, sul tetto, pagando 15 Euro per la giornata.
Si può raggiungere la fiera anche con la Metro, fermata Portello.
In genere sui tre giorni espositivi, solo uno è dedicato ai visitatori e gli altri due agli operatori turistici. Per l’edizione 2022, ad esempio, l’ingresso ai visitatori era consentito solo domenica 10 aprile.
Consiglio di entrare in fiera tra i primi, verso l’ora di pranzo l’affollamento si fa più intenso.
L’orario di ingresso era 9.30 – 18 (animali non ammessi e leggere le condizioni per i bambini).
Per concludere, posso dire che io sono stata e sono ancora una grandissima fan di questa manifestazione: la Bit è il luogo migliore per conoscere il turismo del futuro.
Allora, ti ho dato abbastanza motivi per andare alla Bit?
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