Quando ci si mette in moto con il camper, spesso il fattore che determina la meta è il meteo. Ed è grazie a previsioni pessime al nord che ci siamo ritrovati per quattro giorni nelle Marche in camper.
È anche vero, però, che non esistono mete di ripiego, ma luoghi ricchi di bellezze da scoprire e visitare. L’itinerario l’abbiamo buttato giù in mezz’ora la sera precedente al viaggio ma devo dire che ci è venuto proprio un bell’itinerario.
Leggi il nostro diario di viaggio dettagliato nelle Marche in camper, per scoprire dove abbiamo sostato le località che abbiamo visitato, con una chicca per quanto riguarda il Conero.
- Partenza
- Gradara e Pesaro
- Fabriano e il Museo della carta
- Sirolo e Monte Conero
- Rientro
- Altre idee di viaggio
- Accessori camper indispensabili
- Itinerari in Centro Italia
LOCALITA’ VISITATE: GRADARA, PESARO, FABRIANO, SIROLO, MONTE CONERO
Marche in camper: Giorno 1 – Si parte
È il Giovedì Santo e non appena riusciamo a chiudere il lavoro e la casa, partiamo. Sono le 19 e, come sempre, il traffico sulla A4 è intenso. Decidiamo di prendere la Brescia-Piacenza che sembra essere un po’ più scorrevole.
Dobbiamo ancora cenare, e verso le 20.15 usciamo dall’autostrada e ci fermiamo alla TRATTORIA VERANDA BARABASCA, a Fiorenzuola d’Arda. È un locale con un grandissimo parcheggio per camion e qui ci siamo sentiti subito “camionisti in trattoria”. Al di là della battuta, abbiamo mangiato benissimo (soprattutto la carne alla griglia) e abbiamo speso pochissimo.
Dopo cena, abbiamo proseguito ancora per un tratto verso sud, fermandoci all’AREA SOSTA PARK “TAV” DI FONTANELLATO. È un’area in periferia, ma sicura per la notte. Dalle 22 alle 7 di mattina, abbiamo pagato 8 Euro.
Noi non avevamo tempo di inserire altre tappe al nostro itinerario, ma Fontanellato, come ogni comune nella provincia di Parma che si rispetti, ha un proprio castello medievale e un centro storico da visitare.
Noi abbiamo deciso che dedicheremo un weekend solo per Parma e i suoi dintorni, perché meritano un viaggio a parte.
Silvia Valli
Travel Blogger
Ciao amici camperisti e viaggiatori! Sono Silvia de Il mio Primo Camper, il blog di viaggi in camper dove trovare tantissimi ITINERARI DETTAGLIATI e CONSIGLI sulla vita da camper. Vuoi seguirci? Cercami sul tuo social preferito con il nome “ilmioprimo.camper”. Ti aspetto!
Marche in camper: Giorno 2
Gradara in camper
Alle 7 partiamo da Fontanellato e alle 9.30 arriviamo a GRADARA.
Di questa meta non mi prendo il merito perché in realtà è stato Michele a scovarla. Se passi da queste parti, segnati questa località e mettila tra le località da non perdere perché è davvero un gioiellino.
Abbiamo parcheggiato il camper al Parcheggio Paolo e Francesca, a due-trecento metri dalle mura del borgo antico. È un parcheggio adibito anche a sosta camper, senza servizi. Non avevamo bene idea di quanto tempo ci avrebbe richiesto questa tappa, quindi abbiamo deciso di pagare il biglietto per due ore (7 Euro) pensando di tornare a ripagare il posteggio.
In realtà, due ore sono state più che sufficienti per visitare con tranquillità il borgo, entrando al Museo Storico e alla Rocca.
Forse già il nome del parcheggio ti ha evocato qualche ricordo letterario, i famosi Paolo e Francesca descritti da Dante (e da altri scrittori) in uno dei gironi dell’inferno. Ed effettivamente è proprio qui, all’interno della Rocca, che si è consumata la tragedia dei due innamorati.
La vicenda probabilmente è stata romanzata da Dante e dai suoi illustri colleghi ma è avvenuta realmente dentro le mura del castello medievale.
Una volta lasciato il camper, percorrendo una salitina ben segnalata, in pochi minuti siamo arrivati alle mura esterne e da qui abbiamo visto che Gradara è situata in una posizione strategica tra colline e mare, tra Marche ed Emilia-Romagna.
Abbiamo deciso inizialmente di fare due passi per il centro storico, caratterizzato da localini e negozietti di artigianato e souvenir.
Abbiamo seguito il Percorso dell’Amore, indicato da piastrelle a forma di cuore, che ci ha fatto percorre un breve tratto lungo le mura esterne.
Ritornati all’ingresso del borgo, abbiamo deciso di entrare al MUSEO STORICO DI GRADARA, pagando 5 Euro gli adulti e 2 Euro Sara.
Il museo è molto molto piccolo però permette di conoscere la storia di Paolo e Francesca e conserva diversi esempi di strumenti di tortura del medioevo, nonché alcuni attrezzi da lavoro degli artigiani.
Al piano inferiore, è possibile visitare le Grotte Medievali del V-VI secolo d.c. Piccolissime grotte ma che danno testimonianza degli innumerevoli cunicoli che si sviluppavano nel sottosuolo di Gradara.
Ci siamo poi diretti alla ROCCA DI GRADARA, dove abbiamo acquistato il biglietto per l’ingresso qui e per i camminamenti lungo le mura. 10 Euro ad adulto, Sara gratis.
Considerando l’antichità di questo castello medievale, protetto da una seconda cinta muraria, devo dire che gli ambienti sono ancora ben conservati e ricchi di dettagli. Ponte levatoio, saloni, stanze da letto, sale da pranzo sono stati vissuti non solo da Paolo e Francesca ma anche da altri grandi personaggi del tempo, come ad esempio Lucrezia Borgia.
Inutile dire che la stanza con maggiore affluenza è quella della stessa Francesca, che sembra ancora abitare in quel luogo, da tanto è ancora ricco di dettagli.
Ci siamo diretti poi all’ingresso del camminamento delle mura esterne della cittadina, dove centinaia di anni fa passeggiavano i soldati che dovevano controllare attentamente i dintorni per essere preparati ed un eventuale attacco nemico.
Il percorso è a senso unico ed è caratterizzato da un ballatoio abbastanza stretto e da diverse scalinate di legno un po’ tortuose. Il percorso non è sicuramente adatto ai passeggini o a persone con difficoltà motorie.
È però un percorso molto panoramico, sui tetti di Gradara, sulle colline e sul mare, ben visibile soprattutto dalle torrette.
Ritornati al camper, abbiamo deciso di pranzare direttamente alla vicinissima tappa successiva, PESARO.
Pesaro in camper
Siamo arrivati in area di sosta, dietro la caserma dei carabinieri, verso le 13, ed abbiamo pranzato in piazzola.
L’area di sosta di Pesaro è in una zona un po’ degradata, non molto pulita, però è videosorvegliata. In alcuni punti è disponibile la corrente, ha carico e scarico ed è servita dai bus pubblici. Per una notte, con carico e scarico, abbiamo pagato 10 Euro.
Ho scoperto che Pesaro è dotato di ben 11 linee di BICIPOLITANA, di cui una passa proprio davanti alla caserma dei carabinieri. Michele ha scaricato le nostre e-bike e ci siamo diretti alla scoperta della città con i nostri mezzi, in modo totalmente sicuro.
Come prima tappa, abbiamo deciso di dirigerci al mare, percorrendo la linea 1 e 2 della Bicipolitana (linea rossa e azzurra).
Pesaro ha diversi kilometri di spiaggia, finissima e dorata e la battigia è protetta da muri di scogli. Il lungomare è vivace e caratterizzato da molti localini e bar.
Si nota subito una grossa palla dorata, la Sfera Grande di Pomodoro. In realtà questa è una riproduzione, l’originale di trova a Roma, ma devo ammettere che la sua presenza è scenografica.
Di fianco, si fa notare anche il Villino Ruggeri, una villa di inizio Novecento, bellissimo esempio di stile liberty. Peccato che dietro questa chicca sia stato costruito un casermone altissimo che rovina la poesia.
In una delle vie che riporta al centro, si può trovare una piccola piazza che ospita la riproduzione ingigantita del casco di Valentino Rossi.
Ritornati in centro, abbiamo lasciato le bici in una piazzetta vicina alla Cattedrale e ci siamo mossi a piedi.
Per prima cosa abbiamo visitato la Cattedrale di Santa Maria Assunta: al di fuori è una basilica romanica dalle origini molto antiche, all’interno è in stile barocco, molto sobrio, rifatto negli ultimi secoli.
Interessante osservare le “botole” nei pavimenti ricoperte di teche di vetro che conservano i mosaici degli antichi pavimenti.
La via che collega la Cattedrale e Piazza del Popolo è famosa perché ospita la casa-museo di Gioachino Rossini, nato e vissuto proprio qui a Pesaro; e a lui sono dedicati diversi luoghi della città.
Piazza del Popolo non è tra le piazze più scenografiche d’Italia, è un misto tra palazzi in stile medievale e in stile fascista, con al centro la fedele riproduzione della fontana seicentesca. Pesaro ha subito bombardamenti duranti la Seconda guerra mondiale e, di conseguenza, danneggiamenti.
Avevo letto che l’ingresso di Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici, era molto scenografico, con un’intera parete di libri (riproduzione di libri). In realtà ne sono rimasta molto delusa perché la parete si trova in un antro laterale al museo e sembra tenuta in una situazione di degrado, con materiale edile buttato lì alla rinfusa.
Tappa successiva la Sinagoga che però abbiamo trovato chiusa. In realtà gli orari di apertura sono molto risicati.
Pesaro è famosa, anzi famosissima, per ….le moto. Io sono completamente ignorante in materia, invece Michele sapeva perfettamente di cosa stessi parlando quando ho nominato “Benelli”.
Il Museo Officine Benelli, a 10 minuti a piedi dal centro storico, ospita, in una piccola porzione degli antichi locali della fabbrica, un museo dedicato allo storico marchio. 5 Euro l’ingresso per adulto, Sara gratis.
Il museo è gestito dai soci del club che sono anche proprietari di buona parte dei mezzi esposti, ed è proprio insieme ad uno di questi signori che abbiamo svolto la visita. Ci sono stati spiegati i cenni storici della fabbrica e della famiglia, ci sono state raccontate storie di piloti e vittorie, ci sono state descritte le particolarità dei mezzi. Insomma, per gli appassionati è un gran bel museo. È piaciuto anche a me, anche se non ne so nulla.
Pesaro è la capitale della cultura italiana 2024 e sono organizzati diversi incontri ed eventi. Alle 19, in piazza, abbiamo assistito ad un intervento del Prof. Burioni, abbiamo acquistato il suo libro e Sara se l’è fatto autografare.
Abbiamo cenato in un localino in centro con vino e degustazione di salumi e formaggi tipici e poi siamo rientrati al camper.
Opinione su Pesaro? Sicuramente non è una città che ti lascia a bocca aperta. Se non sei mai stat* ad Urbino è assolutamente da preferire a Pesaro (noi ci eravamo già stati, ecco il link all’articolo). Se però sei in zona e vuoi/devi fare una tappa, può essere piacevole passare qui una mezza giornata, non di più.
Marche in camper: Giorno 3
Fabriano in camper
Se Pesaro non è una tappa fondamentale del tuo itinerario nelle Marche in camper, Fabriano invece è una località da non mancare. E queta tappa sarà anche una tappa ideale per il tuo viaggio nelle Marche in camper con i bambini.
Pesaro e Fabriano sono collegate da un tratto di superstrada. Ma perché prendere la strada più comoda se l’alternativa è una strada tortuosa tra i colli marchigiani? Michele non ha resistito al richiamo e quindi ci siamo fatti un’ora e mezza su e già tra colline e monti.
Nulla di troppo estremo eh, però strade a curve e buche, molte buche, ci hanno accompagnato per tutto il tragitto.
Alle 10.30 eravamo a FABRIANO. Qui non abbiamo cercato aree di sosta perché non dovevamo passare la notte ma solo qualche ora durante la visita.
Avevo letto di un parcheggio in Via Cappuccini, vicino al Museo della Carta e della Filigrana: a parte il fatto che era pieno, non abbiamo visto parcheggiato nessun camper, quindi non so quanto la sosta possa essere consentita.
Noi siamo saliti lungo la stradina dietro il parcheggio ed abbiamo lasciato il camper qui, in uno slargo.
Io, Sara e Benny (ve l’ho detto che c’era anche Benny con noi?) abbiamo passato un’oretta al grande parco comunale di fianco al parcheggio.
Verso le 12, abbiamo iniziato la nostra visita a Fabriano. Ci siamo diretti verso la Piazza del Comune, sulla quale si affacciano il Palazzo del Podestà, il Palazzo del Comune e il Loggiato San Francesco.
Dopo pranzo, ci siamo resi conto che Fabriano si ferma completamente in pausa pranzo. Dalle 13 alle 15 musei e chiese sono per lo più chiusi.
Michele e Sara si sono messi in un parco giochi vicino al Museo della Carta, a giocare e a guardare la partita prefestiva dell’Atalanta; io ho deciso di intraprendere il “Percorso gentile” proposto sulle cartine fuori dal museo.
In un’oretta ho percorso tutti i luoghi segnati, e anche qualcuno in più, trovando appunto quasi tutto chiuso, tranne rare eccezioni.
Per esempio, la Chiesa di S. Onofrio era aperta: sono entrata e ho scoperto che la piccola chiesa conserva alcuni frammenti della Scala Santa.
Alle 15 avevamo la prenotazione per il MUSEO DELLA CARTA E DELLA FILIGRANA (20 Euro il biglietto famiglia). Con una guida, che ci ha accompagnato per un’ora, abbiamo scoperto come veniva e come viene fabbricata la carta e quali strumenti venivano e vengono tutt’ora usati.
Al piano superiore, invece, ci è stato spiegato il procedimento per ottenere la filigrana sui fogli e sulle banconote.
Una volta terminata la visita, con 5 euro in più, è possibile partecipare ad un laboratorio di produzione della carta della durata di 30 minuti e si può portare a casa il foglio di carta che si è “fabbricato”.
Noi avevamo il tempo contato, l’agricampeggio a Sirolo ci attendeva, quindi non abbiamo potuto partecipare.
Monte Conero in camper
Premesso: trovare una sosta attrezzata sulla riviera del Conero in questi giorni di Pasqua non è stato semplice. Quest’anno Pasqua cadeva il 31 marzo, quindi molte strutture erano ancora chiuse, o perlomeno quelle che ho contattato io.
Non so come ho fatto a scovare questo agricampeggio sulle colline di Sirolo: BORGO ROSSO COUNTRY HOUSE. Era il pomeriggio della partenza e ho provato a chiamare subito. La signora che mi ha risposto mi ha detto che loro non prendono prenotazioni ma che c’erano buone possibilità per sabato.
La mattina del sabato, cioè la mattina stessa dell’arrivo, ho richiamato e mi hanno confermato che ci avrebbero aspettato entro le 19.
Alle 18 eravamo già in struttura ed abbiamo occupato uno degli ultimissimi posti liberi. Senza allaccio alla corrente, però, perché tutte le colonnine erano già occupate.
L’Agricamping è una grande tenuta che si raggiunge con un breve tratto di strada sterrata. È anche una piccola fattoria, con cavalli, oche, un laghetto e un lavandeto.
Le piazzole sono all’ombra degli ulivi, non sono grandissime ma abbastanza per aprire il proprio tavolo all’esterno.
La struttura mette a disposizione anche stanze e ristorante (che noi abbiamo trovato chiusi perché ancora fuori stagione). C’è una piccola piscina appena fuori dalla reception. I bagni e le docce ci sono, anche se un po’ spartani. Portatevi almeno un paio di monete da un euro per poter fare la doccia.
Per due notti, due adulti, una bambina e un cane, abbiamo speso 56 Euro, più 4 Euro per la doccia.
Come muoverti nel Conero se sei in camper
Solito dilemma no?! Nelle località più trafficate e “piccole” per i nostri bisonti, si lascia il camper in piazzola e poi, come ci si muove? Il Borgo Rosso Country House rimane in una zona defilata rispetto al centro: saranno una ventina di minuti a piedi, in salita.
Noi ci siamo portati le nostre e-bike, nostre fedeli compagne di viaggio negli ultimi anni. Sirolo rimane arroccato su una piccola collina a picco sul mare, quindi i saliscendi sono all’ordine del giorno.
Grazie alle nostre bici elettriche, siamo riusciti a cenare a Sirolo la sera dell’arrivo e ad organizzare l’escursione del giorno successivo. Facilissima da raggiungere anche Numana, collegata da una strada che, quasi totalmente, fiancheggia il mare.
A pochi minuti a piedi dall’agricampeggio è presente una fermata del bus, attivo, credo, solo in alta stagione.
Ve l’ho detto che era il weekend di Pasqua, giusto? Ecco i nostri genitori, tutti e quattro, ci hanno raggiunto sul Conero per festeggiarla insieme. Per la gioia di Sara! E hanno soggiornato all’Hotel Galassi, a pochi passi dalla bellissima spiaggia di Numana. Nel paragrafo “Altre idee di viaggio” vi racconto cosa hanno visitato loro.
Marche in camper: Giorno 4
Trekking sul Conero
È il giorno di Pasqua e ci sono i nonni al paese a fianco al nostro. Sara non ne vuole sapere di venire con noi. Quindi Michele, con la e-bike, la accompagna a Numana, all’albergo dei nonni.
Io e lui, invece, volevamo visitare ancora qualcosa. Sei sulla RIVIERA DEL CONERO in camper e te ne stai tutti il giorno in spiaggia? Non se ne parla.
Prendiamo le bici e Benny e ci dirigiamo al parcheggio del cimitero di Sirolo, da dove parte il sentiero 302 che porta al PASSO DEL LUPO.
Non avevamo moltissimo tempo perché i nostri compagni di viaggio ci avrebbero aspettato in un ristorante di Numana per le 13, quindi abbiamo scelto un trekking non troppo lungo. Ma molto, molto scenografico.
Siamo partiti, appunto, dal cimitero e abbiamo percorso un primo tratto su una mulattiera ampia, che già regalava qualche scorcio qua e là sul mare.
Man mano che si saliva, la mulattiera è diventata un sentiero nel bosco, ben segnato e ben tenuto. E da qui, ci siamo ritrovati davanti un quadro: Sirolo arroccato sulla collina e sotto le sue splendide spiagge, colpite da un mare molto agitato.
È stato a pochissimi metri dall’arrivo che lo spettacolo si è trasformato in magia: girata una curva, te le ritrovi lì, le DUE SORELLE, che fanno da guardia alla parete rocciosa.
Da qui, e per i pochi metri che mancano all’arrivo, attenzione ai dirupi. L’arrivo è segnalato da una roccia che indica il Passo del Lupo e davanti a sé si apre uno spettacolo a 180° sul mare. A destra Sirolo e le sue spiagge che si fanno ammirare in tutta la loro integrità, davanti la distesa immensa del mare e a sinistra la spiaggia delle Due Sorelle.
Guarda tu stesso nel video che colore pazzesco il mare, nonostante fosse una giornata di mare molto mosso e di foschia (per via della sabbia del deserto arrivata fino alle nostre coste).
Al Passo del Lupo, in teoria, il sentiero termina. In pratica c’è una traccia di sentiero che attraversa il fianco della montagna ed arriva alle Due Sorelle, ma è un tratto esposto e pericoloso. D’estate, ci hanno riferito, la polizia locale si mette alla fine del sentiero e non fa passare oltre.
Le solite avvertenze: siamo al mare ma stiamo affrontando un percorso di montagna. Bisogna partire attrezzati, con le scarpe adatte, e non uscire dai sentieri. Sono già successe diverse tragedie in questo luogo, una proprio un paio di giorni prima del nostro arrivo.
In estate, è possibile raggiungere le Due Sorelle solo in traghetto.
Dopo essere arrivati a questo punto panoramico, abbiamo deciso di rientrare al camper per essere puntali all’appuntamento con Sara e i nonni.
Se hai più tempo, torna un poco indietro sul sentiero e prendi il sentiero che porta al Belvedere: anche questo ci è stato consigliato come punto super panoramico.
Alle 13 pranzo; il pomeriggio relax in spiaggia a Numana e messa.
Marche in camper: Giorno 5
Durante i ponti, non amiamo fermarci a lungo nelle località perché non vogliamo rimanere imbottigliati ore e ore in coda.
Alle 7 eravamo già sulla via del rientro. Arrivo a casa alle 12.
Se tu hai più tempo? Ecco altri spunti per il tuo itinerario nel prossimo paragrafo.
Marche in camper: altre idee di viaggio
Aree sosta camper nelle Marche
Metto qualche riferimento di qualche altra località, anche se qui non ci siamo stati e non l’abbiamo vissuto di persona.
A Loreto e Recanati ci sono stati i nostri genitori il giorno dell’arrivo, prima che ci incontrassimo a cena a Sirolo. Ma erano in auto e non in camper.
Altre mete da tenere in considerazione per il tuo viaggio nelle Marche in camper:
- Loreto e il suo Santuario. Area Sosta Camper in Via Maccari 37
- Recanati, piccolo borgo che conserva la casa di Leopardi. Area attrezzata camper Recanati in via Campo Sportivo
- Fano: mare e trabucchi. Parcheggio La Baia, direttamente sul mare, Via Fratelli Zuccari
- I murales di Cacciano. Parcheggio Frazione Cacciano 19b
- Urbino. Trovi qui l’itinerario.
- Fossombrone e le Marmitte dei Giganti. Parcheggio gratuito, Viale Mauro Saraceni
- Le Grotte di Frasassi. Area Sosta Camper, Via Guglielmo Marconi, Genga
- Assisi e Perugia
- Civita di Bagnoregio
Ovviamente ci sono moltissime altre località tra cui scegliere. Queste sono le località che mi sono segnata io nel caso torneremo nelle Marche in camper.
Siamo arrivati alla fine del nostro articolo sulle Marche in camper. Mi sono resa conto nello scriverlo che questo è stato un viaggio con il giusto connubio di arte e natura, di mare e montagna, di relax e scoperta!
Ti aspetto nei commenti per sapere quale è stato o sarà il tuo itinerario nelle Marche: scrivimi le tue tappe imperdibili in questa bellissima regione!
Autostrada: 63,20 Euro – Carburante: 210 Euro – Km percorsi: 1.065
Attenzione:
Per quanto riguarda la Riviera del Conero in camper, attenzione a come cade Pasqua. Per noi era fine marzo e molti campeggi erano ancora chiusi.
Bambini:
Passeggiare sul camminamento delle mura di Gradara, la Bicipolitana di Pesaro, il Museo della Carta di Fabriano sono attività adatte a grandi e piccoli.
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