Un weekend enogastronomico e culturale in camper vicino al Lago di Garda? Perché non scegliere la Valpolicella con le sue degustazioni e la bellezza di Verona in camper?
Ecco il nostro itinerario di due giorni.
Silvia Valli
Travel Blogger
Ciao amici camperisti e viaggiatori! Sono Silvia de Il mio Primo Camper, il blog di viaggi in camper dove trovare tantissimi ITINERARI DETTAGLIATI e CONSIGLI sulla vita da camper. Vuoi seguirci? Cercami sul tuo social preferito con il nome “ilmioprimo.camper”. Ti aspetto!
Valpolicella e Verona in camper: Giorno 1
Weekend di Ponte e quindi weekend di code sulla A4, ma tanto ormai ci siamo abituati.
Partenza da casa, in provincia di Bergamo, alle 19 e arrivo alle 20.30 circa a PESCHIERA DEL GARDA. Come prevedibile, l’area di sosta camper Peschiera era al completo, nonostante il centinaio di posti a disposizione.
Ci siamo quindi indirizzati verso l’AREA FRASSINO, a 1,5 km dal centro. L’area Frassino è ben organizzata con bagni, tavolini e barbecue. Si trova però al di sotto di una superstrada (quindi il silenzio non è una prerogativa della struttura) e comoda solo se si hanno bici o e-bike (il ritorno dal centro è in salita).
Si paga a ore, 5 euro la prima, 1 euro le seguenti o 20 Euro per le 24 ore.
Prima di andare a dormire, abbiamo scoperto che Sara aveva la febbre, quindi abbiamo deciso di rivedere i piani per le attività del giorno seguente.
Valpolicella in camper: Giorno 2
Il programma per la giornata sarebbe stato quello di dirigerci verso Marano di Valpolicella, per percorre il sentiero che porta al PONTE TIBETANO della Val Sorda. È un percorso abbastanza impegnativo (così avevo letto) e con Sara malaticcia ovviamente non ce la siamo sentiti.
Essendo lontani dal centro, ci siamo spostati nel parcheggio libero di Peschiera, tra la linea ferroviaria e il centro sportivo, in Via Campo Sportivo. Da qui, in 10 minuti di passeggiata, ci siamo diretti verso il lungolago, e ci siamo sdraiati in relax sulla prima spiaggia libera che abbiamo incontrato.
Dopo pranzo, ci siamo diretti verso la destinazione per la notte: la VALPOLICELLA.
Il territorio è ricco di percorsi per mountain bike e sentieri, ma i paesi sono minuscoli e dotati di pochissimi servizi. Per riuscire a trovare un bar ci abbiamo messo più di mezz’ora alla guida. È molto bello percorre in camper la strada del vino e perdere lo sguardo tra i vigneti, gli ulivi e i ciliegi.
Alle 18, eravamo d’accordo di incontrarci con i gestori della struttura di Agricamper che avevamo prenotato per la sosta della notte. Il numero di struttura in cui abbiamo alloggiato è il 2240. Per la tessera Agricamper e le regole, clicca qui.
Abbiamo acquistato delle bottiglie di vino e birra artigianale dell’azienda agricola e ci siamo gustati la nostra cena nella tranquillità della nostra piazzola. Abbiamo potuto perfino attaccare la nostra amaca fra gli ulivi.
Verona in camper: Giorno 3
La mattina dopo colazione ci siamo spostati a Verona, che dista circa 30 minuti dalla struttura in cui abbiamo sostato per la notte. La prima tappa è stata in un negozio di scarpe perché Michele si era dimenticato di ritirare le sue scarpe per la notte e, ovviamente, c’è stato un mega temporale. Quindi scarpe zuppe.
Dove sostare in camper a Verona?
Dopo questa tappa, ci siamo diretti all’AREA SOSTA PALIO, comodissima area sosta camper a Verona centro.
La tariffa giornaliera è di 10 Euro (quello che abbiamo pagato noi), altrimenti ci sono tariffe orarie o di 4 ore. I posti non sono moltissimi, e noi abbiamo trovato il parcheggio al completo. C’è comunque molto via vai, abbiamo aspettato una decina di minuti e un posto si è liberato.
E’ una zona tranquilla per la notte, vicino ad un canale, a 10 minuti a piedi dal centro. Essendo però una zona di passaggio, ci sono molti rifiuti nelle aiuole circostanti (ecco non è il massimo portare a passeggiare il cane).
Verona con i bambini in un giorno
Il nostro tour non è iniziato dalla visita di monumenti e piazze, bensì dal CHILDREN’S MUSEUM di Verona. Il museo rimane nella zona periferica che abbiamo raggiunto grazie a una comoda pista ciclo-pedonale che collega tutta la città.
A piedi ci abbiamo messo circa mezz’oretta e, alle 13.30, eravamo pronti per accedere al museo (previa prenotazione). Prezzo: 9 Euro adulti e 9 Euro bambini da 3 a 12 anni. Poche regole: si entra senza scarpe e SI DEVE TOCCARE TUTTO. Le scarpe non sono ammesse: ricordari si portare antiscivolo per bambini e adulti. E quando la campanella suona, tutti pronti a riordinare.
Il biglietto prevede un ingresso di circa un paio di ore alla struttura, più che sufficiente per testare tutti i giochi e gli ambiti del museo.
Diverse aree tematiche, dai giochi d’acqua, alla fattoria, ai giochi ingegneristici, alle illusioni, per accendere la curiosità e la voglia di giocare, in piccoli e grandi.
L’età ideale, secondo me, per portare i bambini in questo “museo-gioco” è dai 3 ai 7/8, anche se in realtà non ci sono limiti alla fantasia e al divertimento.
Tutto il percorso è accompagnato da una rete di binari applicati sul soffitto dove “lanciare” la propria pallina all’interno di tubi, spinta dall’ aria. Prova a seguirla con lo sguardo e a capire dove andrà a finire.
Meglio prenotare in anticipo la data e l’orario di ingresso che si preferiscono sul sito ufficiale del Children’s Museum.
Dopo questa divertente esperienza, siamo tornati all’area di sosta per far sgranchire le zampe a Benny, che ci avrebbe aspettato fino a tarda sera perché noi avevamo un appuntamento importante.
Ci siamo diretti verso il centro storico di Verona, per passeggiare con calma nei vicoli e nelle stradine, senza nessun obiettivo in particolare, solo per godere delle bellezze intorno a noi. Abbiamo ammirato il PONTE SCALIGERO, l’ARENA DI VERONA e la sua piazza, la PIAZZA DEI SIGNORI, le ARCHE DEGLI SCALIGERI, abbiamo provato l’accesso alla CASA DI GIULIETTA ma senza successo (la coda per entrare era troppo lunga) e PIAZZA DELLE ERBE e il suo vivace mercato.
Alle 19,30 eravamo pronti per il nostro appuntamento importante: il CONCERTO DI ELISA all’Arena di Verona. Alle 21,15 la magia è iniziata ed Elisa ci ha regalato emozioni immense.
La mattina seguente siamo rientrati a casa per un impegno, ma avremmo potuto fermarci un’altra giornata per esplorare meglio la città e fare qualche ingresso nei palazzi e nei musei.
In questo articolo non metto i Km percorsi e i costi di autostrada e carburante. Verona è a circa un’ora di autostrada da casa nostra, per noi è una gita fuori porta.
Attenzione:
Noi preferiamo evitare il Lago di Garda nei periodi di alta stagione, a volte è una tappa inevitabile. Le aree di sosta vicine ai centri sono sempre prese d’assalto.
Bambini:
Il Children’s Museum è una tappa obbligatoria se visitate la città.
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