Se deciderai di leggere il nostro itinerario per un weekend a Padova in camper ti consiglio di leggerlo tutto e attentamente. Nel testo ho disseminato tante nozioni che riguardano i primati per cui è famosa Padova nel mondo.
Dopo che ho scoperto tutte queste cose su Padova (grazie ad una guida cartacea e alle audioguide) mi sono chiesta: come è stato possibile che tu, Silvia, non fossi ancora venuta a Padova?
Meta di pellegrinaggio per moltissimi fedeli, Padova è una città che trasuda cultura e arte e che non ha nulla da invidiare alle più rinomate città turistiche italiane, come Roma, Venezia o Firenze.
Anzi, Padova mette a disposizione un patrimonio inestimabile racchiuso in una piccola cittadina, quindi con il vantaggio di scoprirla senza per forza fare troppi chilometri a piedi.
Partiamo con il racconto del nostro diario di viaggio a Padova in camper per un weekend e, se avrai voglia, ti aspetto nei commenti per sapere quante di queste curiosità conoscevi già su Padova.
Silvia Valli
Travel Blogger
Ciao amici camperisti e viaggiatori! Sono Silvia de Il mio Primo Camper, il blog di viaggi in camper dove trovare tantissimi ITINERARI DETTAGLIATI e CONSIGLI sulla vita da camper. Vuoi seguirci? Cercami sul tuo social preferito con il nome “ilmioprimo.camper”. Ti aspetto!
Area sosta camper Padova
Partiamo subito con l’informazione principale: dove sostare in camper a Padova per godersi al meglio la visita della città?
Per me non ci sono dubbi: Area sosta camper Piazza Rabin, a pochissimi passi da Prato della Valle.
Ora te la racconto anche qui, ma ti consiglio di guardare il video per capire quanto sia vicina al centro e comoda per la visita (ci siamo sempre mossi a piedi, mezzi mai necessari).
Una volta arrivati alla sbarra del grande parcheggio, con adiacente un parcheggio auto, bisogna prendere il biglietto. Questa area di sosta camper a Padova è esclusiva per camper e autobus ma il distributore di biglietti è unico.
Non è possibile selezionare alla macchinetta il tipo di veicolo “camper” ma, a seconda del biglietto che esce, si agisce di conseguenza.
È tutto spiegato sul corpo del distributore: se esce il biglietto camper è tutto ok, se esce il biglietto pullman (più costoso) bisogna recarsi all’ufficio all’interno del parcheggio e farselo cambiare.
Tutto molto veloce, solo che bisogna ricordarsi di andare all’ufficio negli orari di apertura.
Per la sosta di due giorni, meno di 48 ore, abbiamo speso 35 Euro (24 Euro per 24 ore e 14 Euro per ulteriori 6 ore).
Non ci sono servizi ma il parcheggio dispone di moltissimi posti camper, è in piano e videosorvegliato.
Prima di entrare in Prato della Valle, nell’edificio chiaro a vetri che porta in centro, è presente un Despar con una gastronomia, molto comodo per la spesa e per i pasti.
Padova in camper: Giorno 1
Partenza da casa alle ore 8,30 e arrivo a Padova alle 11, all’area di sosta di Piazza Rabin.
Dopo aver sostituito il biglietto dei pullman con quello dei camper all’ufficio, abbiamo fatto un pranzo veloce in camper e ci siamo subito diretti alla visita della città.
La nostra prima tappa è stata PRATO DELLA VALLE, la piazza più grande di Padova e la seconda piazza più grande d’Europa dopo la Piazza Rossa di Mosca. Ecco quindi la prima curiosità su Padova.
La giornata era stupenda, calda e soleggiata, nonostante fosse gennaio, e quindi una passeggiata tutto intorno a questa piazza è stata molto piacevole, anche per la presenza del mercato cittadino (molto spesso questa piazza ospita mercatini, per esempio la domenica c’era quello di antiquariato).
La piazza è ornata do moltissime statue che raffigurano importanti personalità che sono nate o vissute a Padova, come Galileo Galilei, Mantegna, Dante, Petrarca, Donatello, Garibaldi e moltissimi altri.
Continuando la piacevole camminata, in una ventina di minuti a passo tranquillo, siamo arrivati davanti all’imponenza della BASILICA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA, detta la Basilica del Santo.
Famosa si, ma io non mi aspettavo minimamente di rimanere travolta dalla bellezza e dalla grandezza di questo edificio. La prima cosa che mi è saltata all’occhio è che sembra di essere in cinque posti differenti pur stando nello stesso edificio.
Sono molti infatti gli stili che si fondono in questa chiesa e moltissimi gli artisti che ci hanno lavorato. Davanti a tanta opulenza artistica non potevo prendere la visita alle leggere, così, dopo aver notato i simboli della audioguide sotto alcune opere, ci siamo recati al punto informazioni che rimane a destra della facciata principale.
Con 19 Euro abbiamo preso tre audioguide e l’ingresso ad altri luoghi che ti indico in seguito.
Beh, senza l’ausilio di qualcuno che ti spiega ciò che stai guardando, la visita non avrebbe avuto lo stesso significato.
Tre cose veloci veloci te le dico: stupenda la Cappella dove è custodita la tomba del Santo, con dei marmi chiari che creano un gioco di prospettive e chiaroscuro (cosa non così diffusa nell’arte); la Cappella delle Reliquie dove è custodita una parte del corpo particolare di Sant’Antonio (non te la svelo se no non c’è gusto) e l’altare adornato da sculture di Donatello.
Uscendo nel chiostro della Basilica, abbiamo raggiunto il Museo Antoniano e il Museo della devozione sacra, tutto compreso nel prezzo delle audioguide.
Sempre compreso, anche la visita all’ORATORIO DI SAN GIORGIO e alla SCOLETTA, entrambe da vedere assolutamente.
Non abbiamo potuto ammirare la statua del Gattamelata, situata nella piazza antistante la Basilica, perché coperta per restauro.
Ora dell’aperitivo: non puoi non fermarti in uno dei tanti bar del centro a goderti un momento di relax con uno spritz in mano!
Sulla strada del ritorno, attraversando Prato della Valle illuminata a sera, ci siamo fermati a visitare la BASILICA DI SANTA GIUSTINA: elegantissima nella sua semplicità, colpisce principalmente per la sua dimensione. Questa chiesa, infatti, è la nona Chiesa più grande al mondo!
Era ancora pomeriggio presto, ma noi la sera avevamo un impegno, quindi doccia e rapida cena in camper, per poi chiamare un taxi. Destinazione: Teatro Geox per vedere Lo Schiaccianoci.
In realtà, tutto questo weekend è ruotato intorno a questa esperienza (a gennaio questo spettacolo lo davano solo qui) ma, ripeto, è una cosa da matti non essere venuta a Padova prima.
Padova in camper: Giorno 2
Alt, rimettiamo le cose in ordine: siamo venuti a Padova per il balletto (per la gioia di Sara, meno di Michele) ma anche per entrare nella famigerata Cappella degli Scrovegni (prenotare con anticipo se si vuole visitarla!!!)
La visita della Cappella era fissata per le 11.30 così abbiamo potuto approfittare per visitare altro nell’attesa.
Abbiamo risuperato Prato della Valle e ci siamo diretti verso il centro, a PALAZZO DELLA RAGIONE. Grazie alla tessera di Plein Air abbiamo usufruito di un piccolo sconto per l’ingresso, pagando 14 Euro per due adulti e una bambina.
Altro primato di Padova: il piano superiore del palazzo ospita la sala pensile più grande al mondo! È interamente affrescata e offre moltissimi scorci su PIAZZA DELLE ERBE e PIAZZA DELLA FRUTTA (chissà mai che tipi di mercati ospitavano nell’antichità).
Particolarissimo il soffitto ligneo che sembra la carena (enorme) di una nave rovesciata. Presenti diversi totem informativi che accompagnano alla visita.
Abbiamo poi proseguito la visita al DUOMO, la Cattedrale di Santa Maria Assunta che, devo ammettere, non può competere con le chiese viste il giorno prima, e al BATTISTERO posto di fianco.
Al Battistero non siamo riusciti ad entrare per questioni di tempo, ma da quello che ho intravisto, deve essere un altro gioiellino della città.
Alle 11.15 eravamo in fremito (anzi, io ero in fremito) davanti all’ingresso della CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI. Si entra puntuali all’orario indicato sulla prenotazione perché la Cappella ha un accesso limitato di ingressi per tutelarla dall’umidità e dallo smog.
La visita inizia in un’anticamera in vetro in cui viene proiettato un breve video di spiegazione sulla nascita della struttura e sugli affreschi. Quindi non c’è assolutamente bisogno di una guida o di un libro per la spiegazione. Quando si entra nella Cappella ci si può concentrare solo sull’osservazione di questo immenso capolavoro di Giotto.
Sarebbe inutile dire qualsiasi cosa se non una curiosità: qui è raffigurato il primo bacio della storia dell’arte! Non ti dico né dove è situato né chi sono i protagonisti, tanto viene tutto spiegato nel video introduttivo.
Mamma mia che emozione questa visita! Si può rimanere all’interno della Cappella una decina di minuti e si possono fare foto e video (perlomeno quando ci siamo stati noi era consentito, meglio chiedere).
Compreso nel nostro biglietto, 33 Euro per due adulti e una bambina, c’era anche la visita ai MUSEI CIVICI DEGLI EREMITANI, nel quale sono esposti reperti etruschi e romani.
La nostra avventura a Padova è finita appena dopo pranzo, ma il ricordo di questa splendida città rimarrà per sempre.
Padova in camper: Se hai più di due giorni
Padova è una città ricca di arte che, oltre alle bellezze già citate, ospita molte mostre temporanee. Quello che consiglio, quindi, è di andare all’Ufficio di Informazione Turistica e raccogliere il materiale per organizzare al meglio la visita.
Due luoghi ci sarebbe piaciuto visitare ma, per questioni di tempo a disposizione e di aperture stagionali, non ci è stato possibile. E sono due luoghi che raccontano altri primati di Padova.
Il primo luogo da non perdere, che purtroppo era chiuso, è l’ORTO BOTANICO di Padova, che custodisce la Palma di San Pietro, uno storico esemplare di questa pianta che rappresenta l’unica palma spontanea attualmente presente in Europa.
E secondo te, dove è stata conferita la prima laurea al mondo ad una donna? Ovviamente qui a Padova. Quindi consiglio una visita anche a PALAZZO BO, la storica sede dell’università, che non abbiamo avuto tempo di ammirare.
Se avete ancora tempo a disposizione, nelle vicinanze ABANO TERME e i COLLI EUGANEI, per vivere momenti di relax o per andare alla scoperta di borghi, ville, castelli e percorsi enogastronomici.
Visitare Padova senza camper
Se questo itinerario ti è piaciuto ma non hai il camper, puoi scegliere un albergo nelle vicinanze di Piazza Rabin e seguire il nostro percorso, come ad esempio Prato della Valle Red & Blu Studios.
Autostrada: 24,40 Euro – Km percorsi: 360 – Carburante: 72 Euro
Attenzione:
Prenotare la visita della Cappella degli Scrovegni con largo anticipo. Se si vuole visitare l’Orto Botanico, verificare le date di apertura (chiuso nel periodo invernale).
Bambini:
Le dimensioni contenute del centro storico, fanno si che Padova sia una città a misura di bambino. Si può visare con una piacevole passeggiata, senza stancarsi troppo.
0 commenti