Stai cercando idee per costruire il tuo itinerario a Budapest in camper? Puoi prendere spunto dal nostro diario di viaggio di due giorni alla scoperta di una delle città più affascinanti che abbia mai visto.
Sei arrivato fin qui ma non hai un camper? Nessun problema, questo itinerario lo puoi seguire anche se non fai parte del nostro mondo. Quando arriviamo in una destinazione, soprattutto se si tratta di una città, anche noi parcheggiamo il nostro mezzo in campeggio o area di sosta e non lo spostiamo più. Quindi, è come se visitassimo la città appoggiandoci ad un hotel.
Come dico sempre, noi gli itinerari li facciamo in camper, tu come vuoi: gli itinerari sono itinerari, in qualunque modo si viaggi.
Direi che possiamo partire insieme alla scoperta di questa magica capitale europea!
Budapest in camper: Premessa
Terme e Parlamento di Budapest
La premessa è d’obbligo. Nel nostro itinerario non troverai gli ingressi alle terme di Budapest e nemmeno, purtroppo, l’ingresso al Parlamento.
C’è un motivo: poche settimane prima di partire per questo tanto desiderato viaggio, mi sono presa la polmonite. Si, la polmonite a fine luglio.
Sono state settimane intense, sia perché per parecchi giorni sono stata a letto con la febbre alta, sia perché, una volta che mi sono rimessa in piedi, ho dovuto recuperare tutto il lavoro pregresso (e lavorando da un commercialista, la fine di luglio è un incubo di scadenze).
Detto questo, non andare alle terme è stata una decisione ponderata.
Non entrare al Parlamento di Budapest, invece, non era previsto. Il problema è che l’ingresso al Parlamento va prenotato con largo anticipo sul sito ufficiale. Visto il periodo intenso, questa cosa mi è proprio sfuggita e quindi la visita ci è saltata.
C’è una possibilità per poter comunque entrare in questo monumentale edificio, ma te lo spiego meglio nell’articolo Consigli per visitare Budapest.
Quanti giorni servono per visitare Budapest
Budapest per noi è stata solo una tappa del nostro viaggione estivo.
Il nostro viaggio ha toccato più località: il primo giorno lo abbiamo passato a Trieste (clicca qui per l’articolo), poi siamo stati in relax cinque giorni a KrK (l’articolo è in arrivo), abbiamo attraversato il confine ungherese e siamo stati due giorni a Budapest, per poi passare altri cinque giorni in giro per l’Ungheria in camper (articolo in arrivo) e come ultima tappa le terme di Villach (articolo in arrivo).
L’itinerario ungherese l’abbiamo costruito giorno per giorno, prenotando i campeggi a ridosso della data. L’unico campeggio che avevamo prenotato in anticipo è stato quello di Budapest.
Noi abbiamo deciso di fermarci nella capitale ungherese “solo” due giorni, ma sono stati davvero due giorni molto intensi.
Considerando che non abbiamo incluso né terme né parlamento, secondo la mia esperienza per visitare questa città servono almeno 3 giorni.
In base poi a quello che si vuole fare e vedere, si può tranquillamente ricoprire un’intera settimana passata a Budapest: le attività non mancano proprio.
Ciao a tutti! Sono Silvia, e con Il mio Primo Camper voglio condividere la mia passione per i viaggi su strada. Sul mio blog troverai itinerari dettagliati e consigli utili per vivere al meglio la vita in camper, perfetti per chi è alle prime armi o per chi cerca nuove avventure. Amo esplorare luoghi nascosti e aiutare altri camperisti a farlo in modo semplice e divertente. Resta connesso e unisciti alla community: mi trovi su Instagram e altri social come ilmioprimo.camper. Ci vediamo on the road!
Budapest in camper: dove sostare
Per le tre notti che abbiamo passato a Budapest, abbiamo scelto di sostare al CAMPING HALLER.
Abbiamo passato tre notti perché siamo arrivati la sera precedente, verso le 18. Questa serata l’abbiamo passata tranquilli in piazzola, riposandoci dopo una giornata di viaggio. Quindi la visita vera e propria è iniziata il giorno successivo.
Abbiamo scelto di soggiornare al Camping Haller perché, tra i vari campeggi della città, ci sembrava quello più comodo per i mezzi e perché ci sembrava il più “carino”.
Parlando anche con altri camperisti italiani che abbiamo incontrato i giorni successivi, abbiamo capito che i bagni dei campeggi di Budapest sono molto spartani, puliti ma spartani.
Al Camping Haller, ad esempio, le docce sono piccolissime cabine dove si fatica ad entrare in due (quindi se avete bambini, valutate se fare la doccia insieme o uno alla volta), senza anticamera e con solo una tendina a proteggere la privacy.
A parte questo, il camping ha piazzole ampie, molte delle quali ombreggiate (e come vi spiego nell’articolo Consigli per visitare Budapest, credetemi che l’ombra in estate è oro).
Visto che è molto gettonato anche da motociclisti o ciclisti che viaggiano con la tenda, dispone di tavoli in legno, cucina attrezzata, lavanderia con lavatrici e asciugatrici. Il campeggio ha un bar e nei dintorni si possono trovare negozi, ristoranti e locali.
La posizione: il camping è fuori dal centro ma è servito molto bene dai mezzi pubblici. A 10 minuti a piedi dal campeggio, si trova la fermata Nagyvárad tér della metro. Da qui si può prendere la linea 3 (quella blu) che in 10/15 minuti raggiunge la fermata Deák Ferenc tér, che è la fermata principale di Budapest, il nodo nevralgico di tutta le rete dei trasporti, oltre ad essere la fermata vicino alla Basilica di Santo Stefano.
Attraversata la strada, quindi a pochissimi passi dal campeggio, si trova la linea del tram, dove passa il n. 23. Una volta siamo tornati al campeggio prendendo questa alternativa, ma gli orari sono più risicati rispetto alla metro.
Per tre notti, abbiamo speso 148,38 più la caparra. Perdonami ma non ho segnato a quanto ammonta e ricercarla ora con i nomi impossibili ungheresi è un’impresa. Se la memoria non mi tradisce, la caparra era di 50 Euro.
Dove alloggiare a Budapest se non hai il camper
La zona nei dintorni della fermata Nagyvárad tér è un ottimo punto di partenza per la visita della città, anche se non si ha un camper.
A massimo 10 minuti a piedi dalla fermata della metro possiamo trovare questi alloggi;
- Hotel Gloria Budapest City Center
- Akeah Verdi Budapest (a due passi dalla fermata successiva della M3 Semmelweis Klinikák)
- Hotel Millenium
Dando un’occhiata veloce a Google Maps, mi sembrano due alloggi anche molto comodi da raggiungere dall’Aeroporto che non è molto distante da qui.
Se, invece, preferisci una soluzione più vicina al centro, secondo me gli Ibis sono la scelta migliore: Ibis Budapest City.
Se le soluzioni che ti ho proposto non ti piacciono, ti lascio il link a Booking.com per trovare una soluzione migliore per te.
Tutti i link degli alloggi qui sopra sono link di affiliazione (quindi se prenoti da qui, il blog riceverà una piccolissima percentuale sul soggiorno, senza ovviamente cambiare il prezzo finale).
Budapest in camper: Itinerario di due giorni
Finalmente arriviamo all’itinerario vero e proprio. Sono due giorni molto intensi e considera che l’arrivo in città per noi è stato la sera precedente.
Nel racconto cercherò di mettere i nomi delle fermate e i numeri dei mezzi pubblici per agevolarti nella visita. La lingua è molto difficile e i nomi sono impronunciabili e immemorizzabili.
Tutte le informazioni sui biglietti della metro e dei mezzi pubblici li trovi su Consigli per visitare Budapest.
Giorno 1
Ero già abbastanza arrabbiata di non poter entrare al Parlamento; quindi, ho fatto di tutto per entrare in un luogo che volevo assolutamente vedere: il NEW YORK CAFE’ DI BUDAPEST.
Se non ricordo male, prima delle 18 non è possibile prenotare un tavolo, bisogna mettersi in coda e aspettare. A meno che non si vada molto presto la mattina.
Alle 7,30 eravamo già pronti a prendere la metro: da Nagyvárad tér a Deák Ferenc tér sulla metro 3 (blu) e da qui fino a Blaha Lujza sulla metro 2 (rossa).
Alle 8 in punto eravamo davanti al cafè più bello del mondo e, senza nessuna coda, ci siamo seduti per gustarci la nostra deliziosa ma, soprattutto, elegantissima colazione.
Poco dopo il nostro arrivo i tavoli erano terminati e la coda ha iniziato a crearsi.
Certo, la nostra colazione non è stata per niente economica (83,90 in tre) ma è stato più un brunch che una colazione. Il nostro pranzo, poi, è stato molto easy. E, a mio modesto parere, questa è un’esperienza proprio da non perdere.
Finita la nostra colazione super lussuosa, siamo partiti alla scoperta di Budapest.
Prendendo la metro 2, siamo arrivati al capolinea, a Déli pályaudvar. Da qui abbiamo preso il bus (non riesco più a risalire al numero ma la fermata della Chiesa di Mattia è Szentháromság tér).
Siamo scesi proprio nel cuore della città alta, a Buda – che si può raggiungere anche con la funicolare dalla città bassa, attraversando il Ponte delle Catene – e ci siamo trovati davanti la maestosità della CHIESA DI MATTIA e del BASTIONE DEI PESCATORI.
Questo è uno dei punti più panoramici della città e dall’alto si può ammirare l’immensità del Danubio e il fascino del Parlamento di Budapest.
Quel giorno la Chiesa di Mattia aveva un ritardo nell’apertura al pubblico. Ci siamo così diretti, in pullman, verso il PALAZZO REALE e siamo entrati per la visita (Euro 29,18 in tre). La punta di diamante dell’edificio è la SALA DI SANTO STEFANO, un gioiello dell’arte ungherese.
Usciti, abbiamo passeggiato intorno alla GALLERIA NAZIONALE, ammirando un paesaggio stupendo anche da qui.
Siamo ritornati a piedi verso la Chiesa di Mattia, passando dalla PORTA DEGLI ASBURGO e dal PALAZZO SANDOR, vicinissimo all’arrivo della funicolare.
Finalmente la CHIESA DI MATTIA aveva riaperto, abbiamo acquistato i biglietti (Euro 17,90 in tre) e siamo entrati ad ammirare questo meraviglioso edificio, dove Sissi e Franz vennero incoronati sovrani d’Ungheria.
Un pranzo veloce e alle 14 ingresso in un museo molto particolare: l’OSPEDALE NELLA ROCCIA (Euro 62,26 in tre). Un vero e proprio ospedale costruito ai piedi della collina di Buda, all’interno della roccia scavata, che nel corso del tempo si è trasformato anche in un bunker antiatomico.
Questo luogo, desecretato solo nel 2002, è ancora oggi super secret e infatti e vietatissimo fare foto e video.
Ti dico che è un edificio più unico che raro: stretti corridoi si districano all’interno della roccia e ci accompagnano alla scoperta di sale operatorie, camerate, ambulatori, dove durante la Seconda Guerra Mondiale e durante la rivoluzione del 1956 venivano curati i feriti. Le statue in cera a grandezza naturale riescono a rievocare un passato che non è poi così lontano.
Alle 16 avevamo un appuntamento: il FREE TOUR DI CIVITATIS (Euro 30, poi ti spiego meglio). Cosa è un free tour di Civitatis? Ti aspetto nell’articolo Consigli per visitare Budapest per scoprirlo.
L’incontro era in piazza Vorosmarty, di fronte all’Hard Rock Cafè e ad attenderci c’era la nostra guida, Mattia, un simpaticissimo ragazzo ungherese che parla benissimo l’italiano.
Con lui siamo andati alla scoperta del centro di Pest, scoprendo la storia e le curiosità della città.
Budapest è disseminata da tantissime statue, molte delle quali raffigurano presidenti o personaggio americani (come quella del Tenente Colombo). Ma oltre alle statue a grandezza naturale, Budapest nasconde una miriade di piccole statue che compaiono in modo inaspettato: sono le ministatue di Kolodko.
Il nostro itinerario ha previsto una passeggiata sulle sponde del Danubio, conoscendo la storia di alcuni edifici storici, per dirigerci verso la Basilica di Santo Stefano, andando al Monumento dell’Olocausto, per poi arrivare all’esterno del Parlamento di Budapest.
Sono state 3 ore intense e molto interessanti: solo una guida del posto può farti capire la vera essenza della città.
Ovviamente, durante il percorso, Mattia ci ha dato diverse dritte sui ristoranti con i migliori rapporto qualità/presso, così come per le pasticcerie. Lo sai che l’Ungheria ha un’arte della pasticceria tra le più importanti al mondo?.
Alle 19 abbiamo salutato i membri del gruppo, abbiamo cenato e abbiamo fatto un’attività che non puoi perderti la sera a Budapest: il TRAM N. 2 (così come il 2B e il 23) costeggia il Parlamento e il Danubio, regalando un’atmosfera magica, quasi al pari del giro in battello.
Segnati questa cosa, tanto è inclusa nel tuo biglietto del trasporto pubblico.
Noi abbiamo preso direttamente il tram n. 23 e, senza scendere, abbiamo concluso la giornata arrivando dritti dritti alla nostra fermata fuori dal campeggio. Stremati ma felici.
Totale ingressi e visita guidata della giornata: 223,24 Euro. Ho considerato anche la colazione al New York Cafè: per me è valsa come l’ingresso ad un luogo artistico.
Giorno 2
La giornata è iniziata con più calma, facendo colazione in piazzola.
Abbiamo preso la metro 3 da Nagyvárad tér a Deák Ferenc tér.
Verso le 9 eravamo alla BASILICA DI SANTO STEFANO. Abbiamo acquistato il biglietto per l’entrata alla Chiesa e la salita sulla Cupola (Euro 43,58 in tre).
A Pest, oggi nessuna nuova costruzione può superare in altezza la cupola della Basilica e del Parlamento. Quindi, salire qui vuol dire accedere ad uno dei punti più panoramici della città bassa.
Usciti, ci siamo diretti ancora una volta verso il Parlamento (mamma mia se mi rode che non ci siamo entrati) e da qui abbiamo passeggiato sulla sponda del Danubio fino al monumento SCARPE SUL DANUBIO. La storia degli ebrei ungheresi è forse la più drammatica tra quelle sentite finora e questo monumento è davvero toccante.
Abbiamo poi continuato la passeggiata sul PONTE DELLE CATENE e siamo ritornati verso Pest.
Abbiamo pranzato al Mc Donald e il pomeriggio ci siamo concentrati sulla visita di due musei, forse anche per sfuggire al caldo afoso della città.
La prima tappa non è un vero e proprio museo ma più un’esperienza eccentrica e poliedrica: IKONO BUDAPEST (Euro 40,21 in tre).
Questa attrazione è più un gioco, un’esperienza immersiva in luci e suoni, dove si può giocare per davvero, grandi e piccoli: la piscina delle palline, la stanza “mimetica”, la sala giochi, una camera fotografica “particolare”. Tanti ambienti, con diverse attività dedicate, per passare del tempo in famiglia.
In una decina di minuti a piedi, abbiamo raggiunto un altro luogo interessante: il BUDAPEST RETRO INTERACTIVE MUSEUM (Euro 32,95 in tre). Anche qui non dobbiamo pensare al classico museo ma più ad un’esperienza interattiva per scoprire gli anni ’80 della città, caratterizzati dal comunismo.
Nel passare le varie stanze del museo non si può non notare come gli arredi del passato di Budapest non siano poi così lontani dagli arredi delle cucine e dei salotti dei nostri nonni o zii più anziani.
Si passa poi alla sala della “televisione” dove delle vecchie cineprese sono disposte davanti al bancone del telegiornale e quindi tu stesso puoi diventare il conduttore TV per qualche minuto, il tutto trasmesso su dei monitor degli anni Ottanta. Davvero divertente.
L’attrazione principale del museo è una vecchia Lada, “modernizzata”, che si può guidare stando comodi all’interno dell’edificio.
Ci mancava ancora la visita al QUARTIERE EBRAICO e i suoi famosi locali i RUINS BAR.
Per arrivarci, siamo saliti sulla METRO 1, assolutamente da vedere: la più antica linea di metropolitana sul continente europeo (continente inteso senza isole, Gran Bretagna) inaugurata da Francesco Giuseppe in persona. Nel video ho detto che è la linea più profonda della città, ovviamente è la meno profonda della città. Errore.
Non ricordo quali fermate abbiamo fatto in metro, ma poche.
Abbiamo passeggiato tra le vie del quartiere ebraico, arrivando fino alla GRANDE SINAGOGA. In alcuni orari della giornata sono presenti delle visite guidate. Una decina di minuti dopo il nostro arrivo sarebbe iniziata la visita in italiano e quindi abbiamo approfittato (ingresso più visita guidata Euro 68,01 in tre).
Un edificio imponente ed elegante, che merita una visita. Nel parco della sinagoga è possibile anche vedere l’ALBERO DELLA VITA.
Cena al quartiere ebraico a base di cucina tipica, assistendo a balli americani anni ’50.
Eravamo di fretta e non ho segnato quali mezzi abbiamo preso, ma alle 20 eravamo al molo pronti all’imbarco per la CROCIERA SERALE SUL DANUBIO (Euro 25,95 in tre). Ti consiglio quale crociera prenotare su Consigli per visitare Budapest perché la nostra esperienza non è stata delle migliori.
Ultima serata a Budapest e non poteva essere più emozionante di così: sul Danubio, in barca, ad ammirare dal fiume una delle più belle, più affascinanti, più romantiche, più scenografiche città che abbia mai visto.
Totale ingressi e visita guidata della giornata: 210,70 Euro.
Budapest in camper: Altre cose da vedere
L’abbiamo capito tutti: in questo itinerario mancano le terme, ma soprattutto l’ingresso al Parlamento. Che ci siete andati a fare a Budapest allora, potresti dirmi.
Come dimostrato nei paragrafi precedenti, non ci siamo di certo annoiati. E quello che abbiamo visto non sono stati luoghi di “ripiego” ma posti che meritano di essere visitati.
Sulle terme non vi posso consigliare su quale sia la migliore, ma nell’articolo Consigli per visitare Budapest trovate le informazioni per la visita al Parlamento di Budapest e una soluzione per entrarci, anche se non hai prenotato prima.
Ma cos’altro c’è da vedere? La lista potrebbe essere lunghissima e come detto nella premessa si potrebbe tranquillamente passare a Budapest una settimana e non annoiarsi.
Ecco cosa sarebbe piaciuto vedere a me, se ci fossimo fermati molti più giorni:
- Memento Park: un parco che rievoca la vecchia storia comunista, con gigantesche statue di Lenin e Marx tra gli altri.
- Ecseri Piac: uno dei più grandi mercati delle pulci d’Europa
- Casa di Houdini
- Collina Gellert con il monumento a San Gellert (San Gerardo)
- Aquincum: i resti della città romana del I secolo
- Ferrovia dei bambini: una ferrovia di origine sovietica gestita (quasi interamente) da… bambini!
- Isola Margherita: arriva qui, noleggia una bicicletta e goditi una giornata su quest’isola al centro del Danubio. A vederla da lontano mi ha dato l’impressione di essere un piccolo Central Park di Budapest
- Casa del terrore: da non visitare con i bambini. Un museo che racconta le atrocità subite dagli ebrei ungheresi
- Museo Ungherese di Storia Naturale
- Zoo e Orto Botanico di Budapest: la nostra guida, Mattia, ci ha detto che dentro questo zoo ci si può stare tranquillamente tutta una giornata. Lui stesso non è riuscito a vederlo tutto
- Concerto di musica classica in una delle chiese della città
Per organizzare la visita, mi sono aiutata leggendo la guida Budapest e Ungheria di Lonely Planet. Il volume ha 304 pagine: 163 di queste sono dedicate a Budapest.Puoi immaginare quante altre attività ci sono da fare in questa infinita città?
Budapest con i bambini
Al momento del nostro viaggio Sara aveva 9 anni. È sempre stata abituata a viaggiare, anche a ritmi sostenuti, ed è sempre stata abituata a camminare.
In entrambi i giorni di permanenza abbiamo superato i 20 mila passi, per lei probabilmente anche di più.
Viste le premesse, non è stato un grosso problema per lei visitare a questo ritmo. Sono consapevole, però, che questo itinerario non è adatto a tutti i bambini.
Non si è mai lamentata perché poche altre città le sono piaciute come Budapest: è stata una scoperta meravigliosa dopo l’altra. Anche il tour di tre ore con la guida non le è pesato perché è stato un giro molto piacevole, con nozioni storiche e artistiche, ma con tante chicche apprezzate anche dai bambini.
I musei che abbiamo visitato, soprattutto nella seconda giornata, sono stati divertentissimi e molto coinvolgenti.
E la storia degli ebrei, che adesso comincia a sentire anche scuola, la emozionata molto.
Se i tuoi bambini sono meno abituati a camminare di Sara, cerca di stare a Budapest per più giorni, almeno quattro, per diluire le esperienze e goderti al meglio l’atmosfera della città.
Il nostro itinerario si è concluso con l’ultima notte passata al Camping Haller per poi partire il giorno successivo alla scoperta dell’Ungheria.
Se la città ha avuto su di noi questo fascino nonostante il caldo afoso insopportabile, non oso immaginare la magia di Budapest a Natale o a Capodanno. Penso sia tutto ancora più inebriante.
Sono stati due giorni intensi ma ci siamo riempiti gli occhi di una bellezza disarmante, regalata da una città magnifica e immensa. Una città europea a tutti gli effetti, che rinnega il proprio passato sovietico anche se, spesso, in contrasto con il resto del paese di cui ne è la capitale.
Per conoscere il lato più verace di questo straordinario stato, che ha lottato orgogliosamente per ottenere la propria libertà, bisogna spostarsi nelle altre città, nelle periferie.
Il popolo ungherese, il popolo magiaro, è un popolo orgoglioso di quello che ha conquistato e lo dimostra sfoggiando fieramente la propria complicatissima lingua.
L’itinerario “Ungheria in camper” sta per arrivare.
Attenzione:
Leggi l’articolo Consigli per visitare Budapest.
Bambini:
Leggi il paragrafo Budapest con i bambini.
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